Anita Ledinski, operatrice sociosanitaria (oss) vive a Desenzano e da quasi otto anni trascorre le sue
giornate fra le pazienti dell’Opg di Castiglione delle Stiviere, nel comprensorio mantovano.
Il racconto di “Passi bianchi e silenziosi” (Editoriale Sometti, 2012) svela stati d’animo e vicissitudini che giornalmente l’operatrice
deve affrontare in questo luogo di malattia e di cura. Nel quotidiano
dell’operatrice s’intrecciano le storie e gli incubi delle pazienti.
Il
racconto è scritto dalla giornalista Francesca Gardenato che con Anita è
entrata in Opg e ha conosciuto quei corridoi, la sofferenza di molte pazienti e
le difficoltà dei colleghi operatori.
Nel reparto femminile dell’Arcobaleno, la
protagonista ha a che fare con ottanta donne, autrici di crimini diversi, causati
dalla loro mente malata.
Per una volta i riflettori
non sono puntati sui medici, ma sugli operatori sanitari: infermieri e oss.
Cortile dell'Opg di Castiglione. Foto di Stefano Schirato |
Il
testo descrive anche il rapporto di fiducia simbiotico che si crea fra chi deve
condividere la maggior parte della propria esistenza tra le mura dell’Opg e chi
può alleviare la sofferenza. Quello che ne esce è un quadro di assoluta
umanità, insieme profondo e lieve, un microcosmo in cui i muri dei pregiudizi
vengono abbattuti e la comprensione reciproca diventa l’unico linguaggio
possibile.
Con
“Passi bianchi e silenziosi” Anita e Francesca offrono quindi una testimonianza
che restituisce dignità e un tratto umano a tante persone; un raggio di luce
che penetra nelle tenebre di un ambiente per molti versi oscuro, un mondo
parallelo che non conosciamo e che istintivamente teniamo a distanza.
È un
libro fatto di storie vere, c’è spazio anche per il reportage giornalistico e per la riflessione.
Gli episodi sono tutti ispirati alla vita quotidiana e alla routine di reparto, narrati
con uno stile fluido e avvincente, per accostare l’argomento a tutti, con
semplicità e chiarezza, senza tecnicismi e false dichiarazioni, perché chiunque potesse conoscere cos’è l’Ospedale
psichiatrico giudiziario e cosa significa lavorare e vivere in un Opg.
Anita Ledinski e Francesca Gardenato |
Si segnalano le prefazioni
degli psichiatri Giovanni Rossi e George Palermo,
autore della perizia d'ufficio all'americano “mostro di Milwaukee”, e la postfazione firmata dallo psichiatra Antonino Calogero, già direttore
sanitario dell'Opg di Castiglione.
Tengono a precisare le autrici Francesca Gardenato e Anita Ledinski: «Il libro è stato concepito agli inizio del 2011,
quando ancora non si pensava alla chiusura o riconversione degli Opg che la
legge ha fissato al 31 marzo 2013. Il nostro primo obiettivo era, e rimane,
quello di far conoscere cos’è l’Opg a chi di questa realtà o non ha mai sentito
parlare o sa ancora troppo poco, perché è un mondo che istintivamente temiamo e
preferiamo tenere distante».
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